Detersivo per i piatti ecologico…con spruzzino

Probabilmente molti “appassionati” conosceranno la ricetta del detersivo ecologico fatto in casa che si può facilmente reperire da più fonti sul web.

Io l’ho provato ed effettivamente è un ottimo detergente e brillantante per i piatti ma a mio avviso è più adatto per lavaggi in lavastoviglie. Per lavare i piatti a mano invece, ho adottato una tecnica molto semplice che fa risparmiare acqua e detersivo: basta prendere uno spruzzino e mettere una parte di detersivo per i piatti (ormai in commercio si trovano diversi detersivi ecologici, anche nei supermercati tradizionali), una parte di acqua e una parte di aceto bianco (di mele o di vino); agitando molto bene prima dell’utilizzo si ottiene una schiuma da spruzzare direttamente sulle stoviglie. Si unisce l’efficacia del detersivo al potere brillantante e antiodore dell’aceto; inoltre il tutto viene diliuito in modo da avere il prodotto già pronto senza bisogno di aggiungere acqua prima del risciaquo.

La spesa intelligente: dall’unione Europea un nuovo spot

Stamattina ho letto questa notizia su Ecoblog; evidentemente anche i media si stanno occupando dei risultati delle nostre scelte da consumatori che vanno ad influire sull’impatto ambientale; per sensibilizzare l’opinione pubblica l’Unione Europea ha preparato una campagna pubblicitaria a mio avviso efficace, che evidenzia l’importanza delle scelte a basso rischio inquinante ed il consumo di prodotti a km zero. Il video gira su You Tube e per approfondire l’argomento si può visitare il sito della Commissione Europea; personalmente guardo poco la tv ma francamente non mi sembra di averlo visto ancora in Italia!

Bruciaessenze, un originale regalo di Natale!

…anche se in realtà non l’ho fatto io ma mio marito che sa quanto apprezzo laromaterapia! Un bel giorno ha preso un mestolo ed una schiumarola, li ha incurvati e fissati insieme con dado e bullone e voilà! Un oggetto di design e sicuramente unico nel suo genere: sulla schiumarola si appoggia la candela e nel mestolo l’acqua con alcune gocce di olio essenziale profumato. Se non avete idee per i regali di Natale ad esempio questa potrebbe fare al caso vostro!

baby bagnetto

Ma chi l’ha detto che il bagnetto del bebè deve per forza essere fatto con detergenti e/o saponi? All’acqua del bagnetto è sufficiente a volte aggiugere soltanto qualche goccia di olio di mandorle per idratare la pelle del neonato il quale non necessita sempre di essere lavato bensì soltanto accarezzato dall’acqua. In estate poi vi consiglio l’amido di riso al posto di qualsiasi altro prodotto, il quale rinfresca e tiene più asciutta la pelle nei periodi di grande calura.

Il cambio del bebè

Chi ha un neonato sa quanti sono i gesti quotidiani da compiere tra i quali quello del cambio; a parte l’utilizzo dei pannolini lavabili che trovo conveniente sotto molti punti vista (Economico, Ecologico, ecc..), avete un’idea di quanti litri di acqua si consumano ogni volta che si cambia il pannolino? Per non parlare del consumo a volte sconsiderato delle salviettine umidificate più o meno aggressive con la pelle del bebè e sicuramente di pessimo impatto ambientale! Perchè allora ad ogni cambio non provare con una semplice spugnetta specifica per neonati (ad esclusivo utilizzo “intimo”) imbibita di acqua tiepida e detergente e con quella lavare…là dove occorre?! Si sciacqua e si riutilizza al bisogno senza sprecare acqua!

Eco-pensiero

Lo sapevate che in pochi e semplici gesti è possibile ottenere (quasi) il massimo dell’ecologia in un ambiente dove questa spesso viene sottovalutata, cioè a casa propria?
È risaputo che le sostanze frutto di processi industriali incontrollati possono inquinare l’aria che respiriamo e non solo, ma forse è poco noto che molti dei prodotti industriali possono contribuire ad una scarsa qualità dell’aria anche all’interno delle nostre case ed il cui scarto è altamente inquinante.
Non voglio approfondire i dati relativi ad un’altra insidia per il benessere domestico e mi riferisco all’inquinamento di tipo elettromagnetico, dei materiali edilizi o addirittura dell’effetto delle sostanze tossiche contenute dei vari materiali d’arredo.
Sarebbe auspicabile non rimanere soggetti passivi: piccoli accorgimenti possono far si che nel quotidiano si possa ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dovuto ai rifiuti domestici e delle sostanze tossiche utilizzate ad esempio per la pulizia della casa e non solo; il risultato non produce soltanto un minor inquinamento, ma la qualità della vita stessa non può che migliorare.

Saponi, deodoranti, detersivi, anche i prodotti piu’ comuni possono contenere sostanze dannose per la salute creando quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la “sindrome dell’edificio malato”. Un disturbo che sembra colpire il 20% della popolazione con allergie, irritazioni delle prime vie aeree e degli occhi, mal di testa, nausea, vertigini, eruzioni cutanee e irritabilità.

Anticalcare ecologico fai da te

Se parliamo di anticalcare per superfici prima di tutto munirsi dell’arma principale ovvero lo spruzzino, che naturalmente recuperiamo da un vecchio prodotto che abbiamo finito in casa.

E’ sufficiente diluire con acqua del rubinetto (o se troppo calcarea acqua distillata) 1/10 o 1/5 parti di aceto per avere un buon anticalcare da usare su rubinetterie ecc., ed è anche un ottimo igienizzante per i sanitari.  Si può usare anche puro direttamente sulle parti da trattare.

Consiglio: per aggredire il calcare più ostinato si può, doppo aver vaporizzato l’aceto, spargere un pò di bicarbonato, attendere qualche minuto, e poi passare con la spugna. Provare per credere!

Un altro eco- ingrediente prezioso da utilizzare come anticlacare è di nuovo l’acido citrico (diluito in soluzione al 15% per 1 lt d’acqua), un acido molto dolce e non aggressivo come il cloridrico o il solforico: reagisce con il calcare e forma dei citrati solubili così il calcare non è più in circolo e quindi i tessuti sono più morbidi e gli elettrodomestici funzionano meglio! L’acido citrico lo si trova in farmacia (non tutte) o lo si può acquistare anche sul web (officina natuare o minimo impatto)

Per eliminare il calcare nel ferro a vapore bisogna riempire il ferro con acqua e aceto in parti uguali, quindi lo si scalda, si fa uscire un po’ di vapore, si stacca la spina e lo si lascia in posizione verticale finché è completamente freddo. Dopodiché lo si svuota e si sciacqua l’interno con acqua pura. Se da pulire è invece la piastra, la si strofina con aceto caldo e sale fino.

Gli anticalcare per la cura della lavastoviglie e della lavatirce vedono protagonisti principalmente sempre loro, aceto e acido citrico: si ottengono buoni risultati di pulizia e igienizzazione mettendo il liquido dosato come sopra direttamente nella vaschetta del detersivo e facendo un lavaggio a vuoto al massimo della temperatura.

Consiglio: in lavastoviglie l’aceto sostituisce il brillantante mettendolo nella vaschetta dedicata.