Lo sapevate che in pochi e semplici gesti è possibile ottenere (quasi) il massimo dell’ecologia in un ambiente dove questa spesso viene sottovalutata, cioè a casa propria?
È risaputo che le sostanze frutto di processi industriali incontrollati possono inquinare l’aria che respiriamo e non solo, ma forse è poco noto che molti dei prodotti industriali possono contribuire ad una scarsa qualità dell’aria anche all’interno delle nostre case ed il cui scarto è altamente inquinante.
Non voglio approfondire i dati relativi ad un’altra insidia per il benessere domestico e mi riferisco all’inquinamento di tipo elettromagnetico, dei materiali edilizi o addirittura dell’effetto delle sostanze tossiche contenute dei vari materiali d’arredo.
Sarebbe auspicabile non rimanere soggetti passivi: piccoli accorgimenti possono far si che nel quotidiano si possa ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dovuto ai rifiuti domestici e delle sostanze tossiche utilizzate ad esempio per la pulizia della casa e non solo; il risultato non produce soltanto un minor inquinamento, ma la qualità della vita stessa non può che migliorare.
Saponi, deodoranti, detersivi, anche i prodotti piu’ comuni possono contenere sostanze dannose per la salute creando quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la “sindrome dell’edificio malato”. Un disturbo che sembra colpire il 20% della popolazione con allergie, irritazioni delle prime vie aeree e degli occhi, mal di testa, nausea, vertigini, eruzioni cutanee e irritabilità.