Come guarire un herpes con l’aloe

dipinto bocca Non vi è mai capitato di avere un fastidiosissimo herpes sulle labbra ? Chissà perchè quando spunta ci mette pochissimo, ma per andarsene a volte passano settimane tra fastidio e bruciore !

Per porre rimedio e fare passare questo problemino in minor tempo e soffrendo meno, io uso il gel di aloe (rigorosamente fatto in casa) e lo metto direttamente sulla ferita e ripeto l’operazione quante più volte al giorno; vi garantisco che l’effetto lenitivo della pianta di aloe è immediato, e la guarigione è molto più rapida di un qualsiasi altro rimedio comprato in farmacia.

Come si coltiva l’aloe vera

Ho letto un articolo che riporto qui sotto su come coltivare in vaso la preziosa pianta:

“sono piuttosto note le proprietà della splendida pianta Aloe vera, usata da almeno da 5000 anni dalle più arcaiche società umane: il segreto è tutto nel suo prezioso gel; la domanda però è: come si coltiva l’aloe?

Non c’è bisogno del vero pollice verde di un giardiniere professionista, è bene tenere presenta qualche accortezza, sopratutto se si decide di farla crescere partendo dal seme: la scelta del periodo di semina, del vaso, del terriccio, della posizione, influiranno parecchio sulla resa della vostra preziosa pianta di Aloe. Se infatti decidete di darvi alla semina, fatelo nel mese di marzo, massimo metà aprile (a seconda del clima) preparando un terriccio per piante grasse (non date litri d’acqua al vostro Aloe, ne basta veramente poca) e cercando di mantenere una temperatura tra i 20 e i 22 gradi: questi accorgimenti sono fondamentali per far germinare i semi.

Se in alternativa volete trapiantare le piantarole dal vaso di casa di nonna, certamente la procedura diventa più semplice e più complessa allo stesso tempo: vanno scelti solo i germogli laterali, che vanno recisi solo in estate (quando la pianta è al picco della sua forza e di conseguenza non soffre troppo il “taglio”) e fatti asciugare per un paio di giorni prima di invasarli.

La giovane piantina va asportata facendo attenzione alla pianta madre, utilizzando un coltello affilato e molta, molta, delicatezza; il riposo forzato del germoglio per tre giorni (anche una settimana), preferibilmente al buio, serve a far “rimarginare le ferite” fatte alla pianta, evitandole di marcire; dopodichè può essere invasato in un terriccio composto da torba e sabbia per un anno circa, quando potrete ritenerla adulta e “pronta” a un vaso più grande e un terriccio più generico.

In quanto vivente, anche l’Aloe subisce lo stress: il taglio, il travaso, sono tutte operazioni che un essere biologico soffre, perchè l’Aloe non dovrebbe? Datele tempo, luce e pochissima acqua e vi concederà grosse soddisfazioni”.

 

Fonte: www.ecoblog.it

 

 

Un antibiotico naturale: l’aloe vera

 

 

 

 

 

L’aloe vera è una pianta ancora oggi nota per le sue molteplici possibilità di utilizzo. Si tratta di una pianta grassa dalle foglie carnose che consente l’estrazione di un succo denso e concentrato dalle numerose proprietà terapeutiche. Usata come alimento risulta altamente nutriente per la ricca presenza di proteine, vitamine, carboidrati e sali minerali.

Svolge un’azione disintossicante e depurativa, soprattutto se consumata come bevanda ed è un potenteantinfiammatorio, utile per curare affezioni come osteoartrite ed artrite reumatoide  o per ridurre  dolori, gonfiori o arrossamenti in seguito a distorsioni, strappi, contusioni, ustioni o scottature solari.

Ha anche notevoli proprietà anche come cicatrizzante e coagulante oltre ad essere utile come idratante per la pelle. Funziona come antibiotico naturale perché è in grado di contrastare numerose infezioni (anche quelle di origine micotica) grazie alla sua capacità battericida. Inoltre svolgere una blanda azione antipiretica,antidolorifica ed analgesica perché stimola la produzione di endorfine.

 

fonte:  www.tuttogreen.it